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Luce blu, che cos’è e quali rischi ci sono se esposti

Luce blu

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Da tempo si parla dei benefici, ma anche dei rischi collegati alla luce blu emessa dagli schermi degli strumenti tecnologici, additata spesso come pericolosa e fonte di malessere per chi vi entra in contatto. Ma esattamente che cos’è la luce blu e quali rischi comporta?

Although the Defense Health Agency may or may not use these sites as additional distribution channels for Department of Defense information, it does not exercise editorial control over all of the information that you may find at these locations. Administration of crofelemer with a high-fat meal was not associated with an increase in systemic exposure of crofelemer in healthy volunteers. Both medications have been shown to bind melanin and to concentrate in the iris, ciliary body and retinal pigment epithelium, altering normal physiologic function . Relapse occurred in two patients in the CP-B cirrhosis arm and one patient died due to progression of liver disease versus none in the non-cirrhotic arm.

La luce blu da cosa è formata?

La luce blu è una forma di radiazione elettromagnetica che proviene da qualsiasi tipologia di fonte luminosa, naturale o artificiale. Tra le fonti artificiali possiamo considerare tutti gli schermi LCD e LED. La particolarità di questa luce è che ha una lunghezza d’onda più corta, di conseguenza la sua energia risulta superiore.

Questa proprietà è stata sfruttata da una serie di dispositivi che fanno parte della nostra quotidianità, per aumentarne le prestazioni: dalle luci a LED a tutti i device come smartphone, tablet, computer e TV.

La luce blu è presente in modo naturale nel sole. Tuttavia, mentre per lungo tempo siamo stati esposti a questo tipo di luce solo durante il giorno, oggi, attraverso gli strumenti tecnologici, abbiamo iniziato a esserne esposti anche nelle ore notturne. Questa nuova abitudine comporta dei rischi importanti che sono oggetto di approfondimento.

Rischi legati all’utilizzo della luce blu?犀利士
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Nonostante sia una materia di studio piuttosto nuova, tutti gli oftalmologi ritengono che uno dei principali rischi provenienti dalla luce blu è quello di mandare fuori faseF il ritmo circadiano che regola le nostre giornate.

Questa luce, infatti, potrebbe sopprimere la produzione di melatonina, cioè un ormone che influenza il ciclo sonno-veglia. Di conseguenza, potremmo avere effetti indesiderati che portano a insonnia, oltre a una maggiore irritabilità e ansia.

Ogni persona dovrebbe dormire circa otto ore al giorno. Con il diminuire di questo lasso di tempo, si tende a essere più sedentari, una condizione che porta a un esercizio fisico minore e a un aumento dell’appetito. La conseguenza diretta è un aumento di peso che, in casi estremi, può comportare obesità e rischi sempre più elevati come infarto e diabete.

Oltre all’insonnia e ai problemi correlati che si possono avere, diversi studi dimostrano che la luce blu potrebbe comportare danni diretti agli occhi, anche preoccupanti.

Prima cosa, si può andare incontro a danni visibili che sono spesso causa di infiammazioni a livello di congiuntiva e cornea. Di conseguenza noteremo sintomi come secchezza oculare, arrossamento degli occhi e anche emicrania.

I danni maggiori, però, possono riguardare la degenerazione maculare senile, che colpisce la parte centrale della retina.

Va precisato, comunque, che l’occhio umano possiede già una naturale difesa contro la luce blu. Il restringimento delle pupille o lo sbattere delle palpebre, ad esempio, sono risposte automatiche sempre efficaci.

L’indebolimento dell’occhio a causa della luce blu, però, potrebbe inficiare anche questo meccanismo di auto-difesa.

Come proteggersi?

Innanzitutto, è bene precisare che la luce blu non produce solo effetti negativi. Infatti, sono numerosi anche i benefici, ovvero si ha un aumento dell’energia, della tensione e si va a favorire il buonumore. Tuttavia, un’eccessiva esposizione, come visto, può comportare dei rischi importanti che bisogna affrontare.

Per fare qualcosa contro le problematiche che possono derivare dall’esposizione alla luce blu, una delle opzioni è quella di ridurre sensibilmente l’uso degli strumenti digitali, e oltre a questo anche andare a fare spesso delle pause. Distogliere lo sguardo dal dispositivo e fissare un oggetto lontano per un po’ di tempo consentono ai muscoli degli occhi di rilassarsi.

Inoltre, sarebbe opportuno anche mantenere i dispositivi a una giusta distanza e, per facilitare la lettura, è meglio preferire caratteri più grandi. Altre buone abitudini sono quelle di regolare la luminosità dello schermo e di preferire colori di sfondo più tenui ad altri brillanti.

Appurati i rischi di insonnia connessi ad essa, risulta importante evitare di posizionare gli strumenti elettronici in camera da letto e spegnerli almeno un’ora prima di coricarsi.

Esistono poi due azioni importanti che possiamo effettuare per ridurre i rischi:

  • Attivare filtri sui dispositivi.

Soprattutto gli smartphone più recenti posseggono già questa funzione all’interno delle impostazioni, altrimenti è possibile scaricare facilmente alcune App che prevedono anche una regolazione programmata in base all’orario.

  • Utilizzare occhiali con filtro per la luce blu.

Si tratta di lenti particolari, spesso tendenti al giallognolo, che vanno a filtrare la luce degli schermi. I pareri riscontrati sono positivi e gli effetti per gli occhi molto benefici.

 

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Nadia Squicciarini

Creatrice del Metodo 3P (Protocollo progressivo perfetto)e fondatrice dello Studio Ottico Suisse Optique di Lecco, specializzato nella vista over 40.

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