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Lenti a contatto e cheratite: c’è il rischio?

lenti a contatto e cheratite

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Le lenti a contatto sono uno strumento meraviglioso! Sono difficili da dimenticare, non si ricoprono di ditate e sono perfettamente invisibili. Non stupisce, quindi, il larghissimo utilizzo che ne viene fatto da parte di sempre più persone.
Tuttavia qualche insidia, le lenti a contatto, la nascondono. Soprattutto se non utilizzate in maniera consona. La pigrizia non è un reato, ma è inutile negare che molte persone non si prendano cura delle proprie lenti a contatto, toccacciandole, non riponendole nel loro liquido o indossandole in situazioni sconsigliabili.
Sapevate, però, che un utilizzo errato delle lac può portare l’insorgenza di brutte cheratiti? Se non avete mai sentito questo termine,  ve lo assicuriamo, affrontarne una non è per niente piacevole.

Ecco, quindi, qualche piccola informazione per capire come evitare questo disagio potenzialmente pericoloso:

Cos’è la cheratite?

Iniziamo dalle basi: per combattere un nemico bisogna innanzitutto conoscerlo. La cheratite è un’infiammazione della cornea che, se non curata, rischia di aggravarsi a tal punto da perforarla. Non è particolarmente difficile andare incontro a una cheratite, anche perché le cause di insorgenza possono essere molteplici. Come già accennato (e come trattato in questo articolo) una delle cause più comuni è un utilizzo non idoneo di lenti a contatto. I sintomi più riconoscibili, invece, sono la presenza di liquidi all’interno della cornea, la formazione di ulcere, lo sfaldamento del tessuto corneale, fotofobia e, talvolta, anche un certo dolore.

Lenti a contatto e cheratite: che collegamento c’è?

Come già accennato, le lenti i contatto sono la causa più comune di cheratite. O meglio, le lenti a contatto da sole non causano niente, ma il loro cattivo utilizzo può portare a dei problemi. Sapevate ad esempio che dormire con le lenti addosso  (un’abitudine fin troppo diffusa) aumenta del 20% il rischio di infiammazione?
Spesso, la causa scatenante di cheratite è un microorganismo chiamato Acanthamoeba犀利士
, presente praticamente in ogni risorsa idrica, dai pozzi ai rubinetti di casa. Motivo per cui bisogna stare attentissimi a non lavarsi con indosso le lenti o, semplicemente, persino a non maneggiarle con le dita bagnate.
Ovviamente le mani devono essere ben pulite prima di venire a contatto con le lac, ma dopo averle lavate vanno anche asciugate con cura.

Come evitarla?

Non preoccupatevi, non serve diventare paranoici. Basta lasciar entrare nella nostra routine quotidiana una serie di buone abitudini.
Innanzitutto, non indossate troppe volte le stesse lenti. Con quelle usa e getta, ad esempio, il rischio di sviluppare l’infiammazione è minore.
Altrettanto importante è l’utilizzo di prodotti di qualità. Quando ci sono di mezzo gli occhi non è il caso di badare troppo al risparmio; chiedete consiglio al vostro ottico-optometrista di fiducia.
Evitate sempre di indossare lenti a contatto quando andate a nuotare, che sia al mare, al lago o in una piscina.
Infine, se i vostri occhi sono soggetti a secchezza, è bene utilizzare dei colliri che possano lubrificare, a patto che non siano anche cortisonici. Evitate l’utilizzo di questi ultimi a meno di prescrizione medica, dato che potrebbero avere un effetto indesiderato e facilitare addirittura lo sviluppo di cheratite.

Ma la cheratite, come si cura? Innanzitutto senza prendere iniziative personali. Bisogna capire, prima di lanciarsi in qualunque terapia, quale sia l’origine dell’infiammazione.
Cause diverse, infatti, richiedono interventi di tipo diverso, anche in base alla sintomatologia. Se, ad esempio, il disagio è dovuto ad un fungo, servirà un antimicotico, mentre se la natura è infettiva si potrà rendere necessario l’utilizzo di un antibiotico. Molto importante, in ogni caso, è il tempo d’intervento. Agire tempestivamente vi permetterà di evitare le complicanze che potrebbero, in casi gravi, richiedere interventi chirurgici.

Tenere monitorata la vista con dei controlli periodici è fondamentale per la salute dei tuoi occhi.

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Nadia Squicciarini

Creatrice del Metodo 3P (Protocollo progressivo perfetto)e fondatrice dello Studio Ottico Suisse Optique di Lecco, specializzato nella vista over 40.

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