Le lenti oftalmiche che abbiamo montato sui tuoi nuovi occhiali sono realizzate in materiale organico, ovvero un polimero plastico. Questo materiale ha sostituito ormai da parecchi anni le vecchie lenti in vetro, meno soggette a graffi ma cadute in disuso a causa dell’elevata possibilità di rottura e dell’eccessivo peso.
Il termine infrangibile fa presupporre che le lenti non siano soggette a rottura o sbeccamenti. Nonostante siano realizzate nel materiale più resistente in circolazione, se urtate contro una superficie dura e prese in una determinata angolazione dove magari sono più fragili, potrebbero danneggiarsi. Per questo motivo utilizzare il termine infrangibile non è corretto, mentre la definizione corretta è per l’appunto lenti in materiale organico.
Benchè esista una legge che obbliga il soggetto con prescrizione di obbligo di guida con lenti ad averne un paio di scorta in macchina, questo vincolo, ottimo in caso di rottura degli occhiali indossati o di perdita della lente a contatto, è però controproducente per la “salute” dei tuoi occhiali.
Le lenti realizzate in materiale organico soffrono le alte temperature, in quanto sono sensibili alla dilatazione termica. Se vengono lasciate nel cruscotto in periodo estivo, in cui la temperatura interna dell’auto può raggiungere i 70 o addirittura gli 80°C, può venire a crearsi una specie di ragnatela all’interno della lente, che ne dimostra l’alterazione causata da incuria.
Ma non solo l’auto, vi ricordiamo di prendere anche alcuni accorgimenti: se state cucinando e dovete aprire il forno, nell’istante in cui lo fate girate la testa di lato oppure spostatevi in modo che il vapore che fuoriesce non impatti con le lenti; non appoggiate mai gli occhiali sopra un termosifone o vicino a fonti di calore; non asciugate le lenti con l’asciugacapelli.
Come abbiamo già detto, il materiale con il quale sono state costruite le tue lenti è molto resistente, ma non immune ai graffi. Per poterne preservare le proprietà, viene realizzato un bagno che ricopre la lente di un sottile strato chiamato “indurente”. Ma come tutti i materiali presenti in circolazione, se sfregati con un oggetto appuntito o abrasivo, possono subire dei graffi. Per questo motivo consigliamo sempre di passare l’occhiale sotto acqua corrente prima di procedere allo strofinamento con il panno, in quanto, se dovessero esserci residui solidi sulla superficie, al momento della frizione questi potrebbero generare dei graffi. Attenzione anche a penne, graffette, orecchini e altri oggetti che potrebbero accidentalmente entrare in contatto con le lenti.
Il trattamento antiriflesso, così come il trattamento indurente, è un bagno per immersione che viene fatto alla lente e che consente di avere una superficie più lucida (quindi una visione più nitida) e protegge l’occhio dalle luminescenze causate dalla luce artificiale. Però anche in questo caso bisogna prestare attenzione a piccoli particolari.
Anzitutto va considerata la propria sudorazione: se siamo dei soggetti con una sudorazione molto acida, questa potrebbe venire a contatto con le lenti (anche mediante le ciglia che “spazzolano” la lente dall’interno) e quindi creare un effetto corrosivo. Anche gli spray come lacche, deodoranti o profumi possono rovinare le lenti lasciando quest’ultime con tanti piccoli pallini che in realtà sono puntini di corrosione. Quindi ricordati di coprire i tuoi occhiali con un panno ogni volta che vai dal parrucchiere oppure quando utilizzi i prodotti descritti prima, in quanto le particelle che fuoriescono sono volatili.
Anzitutto va ricordato che per occhiale si intende sia la montatura che le lenti.
La prima cosa che consigliamo di fare è quella di igienizzare periodicamente e com- pletamente l’occhiale lavandolo sotto acqua corrente tiepida e prestando particolare attenzione ai naselli in caso di montature in metallo in quanto in questa zona si annida di più lo sporco.
Puoi utilizzare un sapone naturale a PH Neutro, ma non altri tipi di saponi, come ad esempio quelli che contengono profumi, in quanto possono contenere anche alcool, sol- venti o olii essenziali che possono corrodere i trattamenti, oppure il detersivo per i piatti che essendo molto carico di tensioattivi può contribuire allo “sfogliamento” dell’antiriflesso.
Successivamente al lavaggio con acqua corrente, tampona l’occhiale con un panno di carta morbida.
Nebulizza sulle lenti uno spray apposito per la detersione delle stesse.
Tenendo l’occhiale dal ponte, procedi a de- tergere le lenti con la pezzuolina in microfibra che trovi all’interno della custodia.
Riponi sempre i tuoi occhiali nella loro custodia.
Se non hai la custodia ricordati di appoggiarli sempre con le lenti rivolte verso l’alto.
Le lenti vengono garantite 2 anni sui difetti di fabbrica. Ricordati che l’occhiale è soggetto a molte sollecitazioni, anche se lo tieni costantemente indossato. Per questo motivo è consigliabile sostituirle ogni 2 o 3 anni dall’acquisto, per poterne garantire la trasparenza e la resistenza.
Le montature in commercio vengono costruite con vari materiali. Possono essere fatte in acetato, in iniettato, oppure in metallo o anche in materiali più nobili come la fibra di carbonio, in titanio, in corno o in lava vulcanica senza dimenticare HPP, ovvero un polimero plastico molto elastico e restistente o l’Ultem, e tanti altri ancora. Insomma, i materiali di costruzione delle nostre montature sono molteplici e ne determinano la resistenza.
Ma anche l’utilizzo che ne si fa influisce sulla loro durata. Ecco alcuni consigli pratici per mantenerli sempre al top:
Proprio come le lenti, anche le montature vengono garantite per 2 anni ma in questo caso ci sono delle eccezioni da tenere in considerazione. Quando si sceglie una montatura di Griffe o Brand conosciuti, si ha la certezza di aver acquistato un prodotto che ha superato una serie di test sulla resistenza. Però le collezioni proposte dalle varie case seguono la stessa stagionalità dell’abbigliamento pertanto quando viene avviata la produzione di un tale modello, vengono anche prodotti i pezzi di ricambio che si auspica siano sufficienti a coprire eventuali rotture. Purtroppo però non è sempre così, e potrebbe capitare che la montatura acquistata non possa ricevere pezzi di ricambio perché esauriti. Le grandi aziende, terminata la produzione di un modello, cambiano gli stampi e il settaggio pertanto non rimetteranno più in produzione tali montature.
Se dovesse verificarsi questa situazione, benchè non imputabile a noi, sarà nostra premura offrire una soluzione alternativa. Discorso leggermente diverso invece quando la scelta ricade su montatura non di Griffe, sebbene in alcuni casi subiscano la stessa sorte, in altri casi invece le case produttrici tengono costantemente in produzione i loro prodotti più venduti garantendo così un’assistenza continua.
Il calore che viene emanato dalla testa può modificare la forma delle montature, in parti- colar modo se queste sono in acetato.
Se noti che l’occhiale ti scivola sul naso significa che probabilmente dobbiamo sotto- porlo ad un riassetto e a regolare i terminali. Essendo un’operazione delicata ti consigliamo di recarti in negozio per la regolazione.
Ti consigliamo di controllare periodicamente tutte le viti che sono presenti sulle montature in metallo, per evitare che quest’ultime, allentandosi, facciano cadere le lenti in terra con il rischio di calpestamento e rottura.
Capita che la sera prima di coricarci a letto, togliamo gli occhiali ancora integri, li appoggiamo sul comodino e la mattina al risveglio li troviamo rotti. Ma cos’è successo durante la notte? Ecco che entra in scena il “comodino assassino”, ovvero il fatto che non si riesce a identificare un evento scatenante che abbia causato la rottura.
In realtà il comodino non c’entra niente e la causa è da imputare ad un urto avvenuto in precedenza e del quale non ci siamo resi conto. Superficialmente la montatura non presenta danni, ma all’interno si sono create delle microcrepe che con il continuo cambiamento di temperature termiche e le sollecitazioni che riceve durante la calzata, si dilatano fino alla rottura. Ed ecco così che la sera l’occhiale è apparentemente integro e la mattina lo ritroviamo danneggiato.
Le aste delle montature non si possono storcere da sole, così come il flex presente su alcune montature non si può rompere da solo. La causa è sempre da imputare ad un’azione meccanica.
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