La realizzazione di una buona lente da occhiali, di qualunque tipo essa sia, passa attraverso varie fasi. Tra queste ce n’è una particolarmente importante e delicata: la centratura. Questo processo è fondamentale perché l’ausilio ottico fornisca il giusto comfort, specialmente se si parla di centratura delle lenti progressive. Basti pensare che se effettuata con poca perizia può compromettere l’efficienza dell’occhiale e causare una miriade di problemi: mal di testa, visione offuscata e senso di nausea sono tra i più comuni.
Insomma, avrete capito che un passaggio così essenziale non deve assolutamente essere fatto in maniera approssimativa, motivo per cui è bene rivolgersi sempre a un ottico-optometrista fidato.
Ma alla fine, di che si tratta? E come avviene?
Cos’è la centratura delle lenti progressive?犀利士
3>
La centratura è un processo che dovrebbe avvenire per ogni lente, ma come già accennato, ha un peso specifico enorme quando si parla di lenti progressive. In pratica si tratta di adattare la lente, in fase di realizzazione, in modo che in altezza e in larghezza il loro centro si sposi millimetricamente con la pupilla.
Ora, provate a pensare che una lente progressiva ha tre aree di fuoco diverse aventi una forma ‘a clessidra’. Vi sarà facile immaginare l’inefficienza di lenti centrate in maniera approssimativa: rischiereste di avere grandissime difficoltà a trovare il fuoco. È bene ricordare che, ovviamente, tutto il processo di centratura deve avvenire in relazione alla montatura scelta.
Come avviene?
Innanzitutto devono essere calcolati dei parametri come la distanza interpupillare, ovvero lo spazio che separa il centro della pupilla dell’occhio destro da quella dell’occhio sinistro, e la posizione verticale delle stesse in relazione al viso. Questo passaggio è particolarmente importante per fare in modo che l’asimettricità del volto non sia un problema. Ebbene sì, tutti i volti sono asimmetrici e la posizione di un occhio in rapporto al volto è differente rispetto a quella dell’altro.
Se fino a non molto tempo fa queste misure erano effettuate manualmente, ora efficaci strumenti come l’interpupillometro permettono una precisione millimetrica e riducono al minimo il rischio di errori. Queste fasi avvengono prendendo in esame anche come poggia sul naso la montatura scelta.
Una volta effettuate le rilevazioni dei parametri citati, in ogni caso, non avrete più niente di cui preoccuparvi. Spetterà all’ottico-optometrista utilizzarle al meglio per far in modo che vengano realizzate le lenti progressive perfette per voi.
Cos’è l’altezza di montaggio?
Se avete preso in esame la realizzazione e l’acquisto di lenti progressive, probabilmente sentirete parlare di altezza di montaggio. Di che si tratta? Semplicemente di un parametro a cui l’ottico-optometrista dovrà prestare particolare attenzione rilevando in maniera precisa la distanza minima che intercorre tra il bordo inferiore della montatura e la pupilla.
Questo avviene perché, come già accennato, le progressive sono lenti particolari con tre campi di fuoco diversi. Per fare in modo che siano completamente efficaci la pupilla deve trovarsi all’altezza del campo per la visione da lontano ed è necessario che ogni campo abbia un buono ‘spazio vitale’. Per questo, si consiglia di evitare montature troppo ristrette.
Anche in questo caso, il cliente avrà ben poco di cui preoccuparsi se non di aspettare che l’ottico-optometrista svolga il suo lavoro. Essere a conoscenza dei vari processi che portano alla realizzazione della propria lente potrà, in ogni caso, aiutarvi a capire come questa avviene ed essere più consapevoli al momento dell’acquisto.
Ricordiamo che le lenti progressive sono ad oggi il miglior strumento per persone in condizione di presbiopia, affidatevi sempre a professionisti qualificati per ricevere dritte e consigli che vi possano aiutare.
ADMIROR srl All rights reserved